Il 25 maggio 2024 si è tenuta l’Assemblea Annuale dell’Associazione Centro Astalli Vicenza ODV, in quella occasione è stato presentato il Rapporto Annuale sulle attività dell’Associazione nel 2023 che pubblichiamo integralmente.
Ecco l’introduzione del Presidente:
Ancora soccorsi, partenze, naufragi e ancora morti. Prosegue anche nel 2023 il dramma dei viaggi nel Mediterraneo. Al 31 dicembre sono in totale 2571 i migranti morti nel tentativo di approdare nelle coste italiane, quasi un migliaio in più rispetto all’anno precedente.
La stragrande maggioranza sono vittime di naufragi verificatisi nel canale di Sicilia. Almeno 8565 persone sono morte sulle rotte migratorie in tutto il mondo nel corso dell’anno 2023, rendendolo l’anno più mortale mai registrato. Il bilancio delle vittime rappresenta il tragico aumento del 20% rispetto all’anno 2022, evidenziando l’urgente necessità di agire per prevenire ulteriori perdite di vite umane. Alla luce di questi numeri i governi europei, Italia compresa, e le comunità internazionali dovrebbero lavorare insieme per evitare ulteriori perdite di vite umane e per sostenere i diritti e la dignità di tutti gli individui. Coloro che migrano alla ricerca di un futuro migliore, intraprendono un viaggio obbligatorio sapendo che sarà terribile, con il rischio di morire, di cadere vittime di violenze o di imbattersi in naufragi, ma nutrono la speranza di approdare in posti accoglienti, che purtroppo tali non sono. La maggior parte dei Paesi dove sono diretti pratica politiche ostili o comunque di rifiuto. Si mira soprattutto al loro rimpatrio e respingimento. La politica europea ed italiana si è mostrata finora incapace di prendere decisioni efficaci e determinanti. Ci si è limitati a contorte discussioni su come bloccare le partenze ed ostacolare gli arrivi, su come procedere con i respingimenti e i rimpatri, su come quantificare e distribuire le risorse da destinare a Paesi che si prestano a costruire e gestire parcheggi di esseri umani, a scegliere chi salvare o chi rifiutare, su come separare i salvabili da coloro che possono essere abbandonati. Tante parole, mentre nel Mediterraneo e sulle rotte della migrazione clandestina si continua a morire. Non si ha il coraggio e l’intelligenza politica di varare un piano per l’accoglienza e la redistribuzione dei rifugiati e richiedenti asilo nei 27 stati membri, che superi il regolamento di Dublino e che non sia gestito solo su base volontaria.
Di fronte a tutto questo le coscienze dovrebbero interrogarsi sul dovere dell’accoglienza provando a capire la storia di cui ogni persona che migra è portatrice, e impegnarsi ad assicurare a chi arriva condizioni di vita soddisfacenti nella consapevolezza che “i migranti e i rifugiati arricchiscono le nostre comunità”. È inaccettabile – scrive Papa Francesco – che il luogo di nascita o di residenza determini minori opportunità di vita degna e di sviluppo”.
Si può concludere affermando che, chi approda con i barconi o arriva dalla famigerata rotta Balcanica chiama in causa la nostra responsabilità morale ed è un banco di prova per la nostra stessa maturità umana. Il cambiamento culturale dipende anche da ognuno di noi, dal nostro impegno quotidiano nel condividere e mettere in atto le tre parole “accompagnare, servire e difendere”.
Giovanni Tagliaro
Presidente Ass. Centro Astalli Vicenza ODV