In occasione della Giornata mondiale del rifugiato 2019, grazie alla collaborazione di numerose associazioni vicentine si terranno a Vicenza ben quattro eventi accomunati dal titolo/tema: “Rifugiati: ai confini dell’umanità”. Quattro proposte di taglio diverso – teatro, musica, laboratori, preghiera – per ricordare coloro che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa, e soprattutto per coinvolgere la cittadinanza nell’incontro e nel confronto su questi temi, in un momento storico in cui crescono i timori rispetto alla gestione dei flussi migratori.
TEATRO – 14 giugno, ore 20.30, Cinema Primavera (via Ozanam 11, Vicenza)
ALL INCLUSIVE
Spettacolo con il gruppo teatrale Akwaba, regia di Stefano Capovilla.
Tutti a teatro con All Inclusive, uno spettacolo brillante e coinvolgente, che racconta di una scarpa trovata in una costa siciliana, indossata da un “turista fai da te” partito da una costa del Magreb in cerca di fortuna. Ma anche del viaggio di una coppia verso un classico villaggio vacanze africano. Centrale sarà l’incontro in riva al mare tra il padrone della scarpa e il mondo che lo deve accogliere, motivo di riflessione sul tema dell’immigrazione. Un viaggio particolare, dove lo spettatore stesso si trova ad essere protagonista della storia, a porre ed accogliere domande. Nella magia del teatro, l’emozione di storie che si intrecciano e inventano risposte di accoglienza.
PREGHIERA – 18 giugno, ore 20.30, Chiesa S. Bertilla (via Ozanam 1, Vicenza)
MORIRE DI SPERANZA: DA BABELE A PENTECOSTE
Veglia ecumenica in memoria di chi ha perso la vita per raggiungere l’Europa.
Una veglia ecumenica di preghiera per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita sulle rotte delle migrazioni verso l’Europa. Celebrata in varie città d’Italia, dal 2012 si tiene anche a Vicenza, riunendo cristiani di diverse confessioni che affidano a Dio le persone che non sono riuscite ad arrivare nella “terra senza promesse” che è l’Europa. La preghiera è promossa per non dimenticare la speranza di tante persone e la sofferenza di chi cerca protezione in Europa; per non rassegnarsi o assuefarsi alle tragedie ma impegnarsi per un mondo più umano e più giusto, un mondo che riesce a parlare le lingue della fratellanza e della comunione.
LABORATORIO – 23 giugno, ore 17.30-21.00, parco Fornaci (via Farini, Vicenza)
DUNYA FESTIVAL, CALANDOSI OLTREMARE
Informazione e divertimento, un’esperienza culturale diversa e affascinante.
Dunya in sudanese significa mondo: è un progetto di giovani scout della “Pattuglia migranti” che promuovono iniziative per rendere Vicenza più viva, pulsante, aperta e disponibile allo scambio. “Calandosi oltremare” è un pomeriggio di informazione, divertimento, sport, rivolto a tutta la cittadinanza, per incontrare il tema dell’immigrazione tramite un’esperienza multiculturale e affascinante, conoscendo nuove culture, scoprendo nuovi punti di vista e confrontandosi con altri cittadini. PROGRAMMA > 17.30: partita amatoriale di calcio e pallavolo (per iscrizioni inviare singolarmente un messaggio a Giovanni 3407547489) > 18.00 apertura stand: balli di gruppo folkloristici e musica dal vivo con strumenti musicali; stand informativo: giochi di ruolo e attività informative; speed meeting: brevi attività di discussione e confronto di opinioni; laboratorio manualità: proposta di attività artigianali. Sarà attivo uno stand gastronomico multiculturale.
MUSICA – 28 giugno, ore 19.00, Bar “Pane Quotidiano” (piazza Erbe, Vicenza)
YAYLA
Aperitivo musicale con il gruppo MigrArte.
La band MigrArte accompagna un aperitivo musicale con alcuni brani tratti da “Yayla, Musiche Ospitali”, un doppio CD musicale realizzato da Centro Astalli e Appaloosa Records. L’incontro tra artisti di diverse provenienze e generi con i rifugiati ha dato vita ad un viaggio musicale in cui i confini vengono superati dalle parole. Yayla, in turco, significa transumanza: un termine che evoca il ricordo di quando migrare era un tempo del vivere, una stagione che tornava ogni anno, una cosa naturale. Yayla in questo caso diviene un cammino musicale intrapreso da cantanti, musicisti, attori, scrittori, operatori che lavorano nel sociale e da chiunque non crede che il fenomeno delle migrazioni debba essere gestito moltiplicando barriere e muri. Yayla nasce dalla voglia di far sentire la bellezza di un incontro che crea armonie inedite e rinnova quelle che ci sono più familiari.
ALLEGATI:
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