Presentando il bilancio sociale 2020 avevamo detto che il 2021 poteva essere l’anno della ricostruzione, del consolidamento, in parte lo è stato. Restano molte le cose da fare. Quando pensiamo di essere tranquilli le nostre speranze vengono spazzate via da nuove guerre. Dalla costruzione di nuovi muri. “il naufragio della civiltà.” Per ricordare le parole di Papa Francesco.
Dobbiamo continuare il nostro percorso di contaminazione positiva, solidale. Costruire speranza. Speranza in un mondo senza guerre, senza persone costrette a scappare. In questo periodo siamo stati coinvolti da nuove parrocchie, da nuovi volontari che, assieme agli operatori ci danno un forte contributo alla gestione dei profughi Ucraini. Sarà nostro compito valorizzare questa solidarietà. Sarà nostro compito trasmettere i valori dell’associazione; accompagnare, servire e difendere tutte le persone in cerca di una vita migliore.
Ringraziamo i volontari, gli operatori e tutti quelli che quotidianamente con il loro impegno ci danno una mano a continuare il nostro cammino.
